Tre liriche greche
soli o coro a tre voci femminili
traduzione di Filippo Pontani
* – a Gloria, Patrizia e Tiziana ……….. sperando – *
L’oblio – Saffo (630 a.c. circa – 570 a.c. circa)
Morte, inerzia di sonno
per te, silenzio di memoria,
sempre:
tu non attingi rose
poetiche.
Dispitta e scura, vagherai nell’Ade,
solacchierai tra larve
nere.
Inverno – Alceo (630 a.c. circa – 560 a.c. circa)
Piove. Il cielo trabocca di
tempesta.
…………………………..
Fiumi rigidi, ghiacci.
Fiacca l’inverno: attizza
il foco e mesci senza più misura
vino di miele.
Fascia le tempie d’una lana soffice.
Mattinata – Anacreonte (570 a.c. circa – 485 a.c. circa)
Ho spezzato un frammento di focaccia sottile,
ho scolato un orciolo di vino: il mio pranzo.
Ora faccio vibrare
mollemente la mia cetra d’amore
canto la serenata alla ragazza.