Il Maestro Giancarlo Facchinetti non è riuscito prima della sua scomparsa, avvenuta il 6 giugno scorso, a completare la revisione di questo suo ultimo importante lavoro.
È toccato a me su precisa indicazione del Maestro, l’onere, ma anche l’onore di occuparmi della revisione di questa bellissima Cantata; un lavoro che mi ha coinvolto e ha occupato piacevolmente tutta la mia estate.
La musica del “Viaggio Musicale all’inferno” è stata cucita alla perfezione su un testo di Andrea Faini (il musicologo che ha curato la biografia di Facchinetti) e, così come il testo è sorprendente e accattivante.
In quest’Opera troviamo l’eredità musicale del Maestro: dal recitativo barocco al cabaret, dalla modalità alla politonalità, dall’armonia quasi scolastica, alla dodecafonia…, stili e forme spesso così diversi fra loro, ma così sapientemente contrapposti e rimescolati da lasciare via via sempre più sbalorditi.
Supportato dalla sua proverbiale ironia, da una profonda conoscenza della scrittura musicale per il teatro e soprattutto da una sbalorditiva voglia di vivere pienamente fino all’ultimo, Giancarlo si è sicuramente divertito durante tutta la stesura.
Il testo è stato concepito e scritto pensando proprio a lui, all’eclettico musicista, al provocatore “gentile” e all’uomo che con grande umorismo amava scherzare su tutto e con tutti.
Solo le ultime battute finali diradano le sonorità: un mesto contrappunto fra clarinetto e fagotto, strumenti irrinunciabili nei suoi lavori, lasciano trasparire una velata malinconia, probabilmente dovuta alla consapevolezza che anche lui sarebbe “precipitato nel giro di poco tempo all’inferno” con tutti i suoi colleghi.
Sono certo, però, che il suo Inferno sarà un affascinantissimo Paradiso.
Verrà presto pubblicato e sarà eseguito al Teatro Grande di Brescia nei giorni 12 e 14 ottobre 2018