Senza Titolo
voce recitante, soprano, flauto, violoncello e arpa
testo tratto dal “Requiem” di Anna Achmatova (1889 – 1966)
* – a tutti coloro che in silenzio e “senza titolo”
hanno sofferto, ma soprattutto anche a tutti coloro che,
purtroppo in silenzio, dovranno ancora soffrire. – *
Epigrafe
No, non sotto un estraneo cielo,
Non al riparo d’ali estranee:
Ero allora col mio popolo,
Là dove il mio popolo, per sventura, era.
La Follia
La follia ormai con la sua ala
Ha coperto una metà dell’anima.
E un vino di fuoco mesce
E in una nera valle invita.
E ho compreso che ad essa
Devo cedere la vittoria,
Prestando ascolto al mio delirio
Come se ormai fosse di un altro.
E nulla essa mi consente
Di portare via con me
(Per quanto la si implori
E la si annoi con le preghiere):
Né gli occhi spaventosi di mio figlio –
Pietrificata sofferenza -,
Né il giorno in cui venne la bufera,
Né’ l’ora della visita in prigione,
Né il caro refrigerio delle mani,
Né’ le ombre agitate dei tigli,
Né’ un lieve suono di lontano –
Le parole dei conforti estremi.